Tour della paura in Italia.

Siete “stanchi” di passare il week end a rilassarvi e avreste bisogno di spezzare la routine con un po’ di adrenalina?
Improvvisatevi esploratori e recatevi in Liguria a scoprire due tra i luoghi più infestati d’Italia; in compagnia mi raccomando!
Esistono tanti miti che raccontano di edifici stregati, abbandonati nel nulla, in cui sono successi eventi terribili e inspiegabili.
Non serve essere “creduloni” per fare un giro nelle mete più visitate dai ghostbusters.

Vi consigliamo un “tour della paura” tutto ligure, tra le città di Genova e La Spezia.
Il primo obiettivo è “Ca’ delle anime”, un edificio situato a pochi chilometri da Voltri, in provincia di Genova.

ca anime
La struttura si trova su quella che un tempo era la “via del Giovo”, un’importante arteria che collegava il centro della città a Lombardia e Piemonte, ambienti in cui il commercio era più fiorente.
La leggenda vuole che il misterioso edificio, un tempo fosse l’unica locanda presente in questa trafficata zona. Era perciò molto frequentato da viandanti e affaristi in viaggio che non avevano poi molta scelta sul luogo nel quale soggiornare durante la notte.
I più benestanti erano accolti calorosamente dai gestori, una famiglia che pare soffrisse di disturbi mentali.
A loro erano destinati alloggi molto speciali in cui riposare: sembra che nel bel mezzo della notte, i locandieri azionassero uno strano congegno nella stanza, provocando cosi l’abbassamento del soffitto che uccideva atrocemente i malcapitati. Nessuno udiva le loro grida, nel “nulla” in cui si trovavano.

ca anime
Una volta compiuti i loro crimini disumani, l’oste si impadroniva dei denari della vittima e seppelliva il cadavere nei boschi vicini.
Una storia da far venire i brividi, ma ben presto gli assassini furono arrestati in seguito alla “soffiata” di un pellegrino.
E che ne è stato della casa? Rimase disabitata fino al secondo dopoguerra, quando una famiglia vi si trasferì. In poco tempo i nuovi inquilini diventarono testimoni di episodi strani e visioni misteriose che si verificavano nell’abitazione.
Sembra infatti che le anime dei poveri pellegrini trucidati continuassero a vagare nella zona, rovesciando oggetti nelle stanze e provocando rumori sinistri nel cuore della notte.
Nessuno può dire se sia vero o no, solo un’esperienza diretta può confermare la storia di Ca’ delle Anime: armatevi di torcia e tanto coraggio e raggiungete la località sperduta!

Per chiunque se la senta di proseguire, ecco la vostra seconda tappa: a un centinaio di chilometri da Genova, giungiamo a Scogna Sottana, il paesino nei pressi di La Spezia, in cui troviamo “La Casa del Violino“.

casa violino
L’abitazione un tempo apparteneva a un giovane amante di questo strumento che passava le sue giornate intonando bellissime melodie.
Pare che ben pochi abitanti avessero avuto rapporti col ragazzo, di solito molto riservato e troppo preso dalla sua musica per dedicarsi agli incontri in società.
Lo si vedeva volteggiare davanti alle finestre, cullando il violino, preso dalla creatività. Almeno finché non sparì misteriosamente: insospettiti dalla sua assenza, gli abitanti del paese decisero un giorno di entrare nella casa, dove non trovarono nient’altro che il violino del giovane, accuratamente riposto nella sua custodia.
Dopo la sua scomparsa, nessuno venne a reclamare l’edificio che ospitò di tanto in tanto viaggiatori di passaggio nella zona.
Questa attività non durò a lungo: sia i pellegrini che gli abitanti di Scogna furono testimoni di strani eventi.
Luci nelle stanze che si accendevano e spegnevano, strani rumori tra cui si udiva la melodia di un violino, spesso accompagnata da urla strazianti e disumane.

casa del violino
Una vicenda che ha dell’insolito.. Soprattutto perché i più attenti sapranno che in realtà non esiste un luogo chiamato “Scogna Sottana”, ma solo il paese che prende il nome di “Scogna inferiore”.
Non resta che avventurarsi in quelle zone per trovare il luogo esatto della casa.
Chissà che il vostro viaggio non duri più di quanto programmato.

 

Lascia un commento

(*) Richiesto, la tua email non verrà pubblicata